La colpa: un ordigno pronto a detonare

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La colpa: un ordigno pronto a detonare

Perché parliamo tanto di colpa?

La colpa è un vero e proprio ordigno, sempre carico, talvolta nascosto come una mina nel terreno, pronto a esplodere e fare vittime. Il primo passo per disattivare questa bomba è accorgerci della sua presenza e individuare dove si trova.

Ci sono persone che vivono con la sensazione costante di essere colpevoli per qualcosa, e altre che ignorano completamente che questo movimento di colpevolezza faccia parte di loro. Ma in entrambi i casi, quando si è in queste due estremità, manca la consapevolezza: non c’è verità rispetto a come la colpa agisce davvero. La colpa è uno degli strumenti principali dell’ego.

Anni fa, avevo tenuto un ciclo di workshop con una collega sul tema del senso di colpa e, nel primo incontro, avevamo deciso di dedicarci proprio a “fare amicizia con la colpa”. Fare amicizia con la colpa significa imparare a riconoscerla quando si manifesta, come si manifesta e perché si manifesta. Perché, vi assicuro, molto spesso nemmeno ce ne rendiamo conto.

Esempi quotidiani di colpa

Quanti di noi si feriscono spesso, per esempio, in cucina o mentre passeggiano, prendono colpi, inciampano o cadono, e pensano che sia solo “distrazione normale”? Quanti non riescono ad accettare un complimento? Per esempio, se qualcuno ci dice “che bel vestito”, rispondiamo automaticamente con una risposta autosvalutante come “l’ho pagato pochissimo”.

Queste sono semplici manifestazioni evidenti di colpa. Le hai mai viste così?

Le manifestazioni più sofisticate della colpa

Ci sono anche forme più sofisticate di colpa, su cui potrei tenere conferenze per ore. Come sempre, iniziamo da qui: ti interessa approfondire questo tema? Essendo anch’io portatrice di colpa, ho avuto l’opportunità di esplorarla in profondità, e posso dire che la coppia è uno spazio “potentissimo” in cui il senso di colpa si rivela. Per chi ha partecipato ai workshop anni fa, c’è tanto materiale nuovo da scoprire.

La colpa si aggancia a ferite del passato

Partiamo da un esempio personale. Nell’ultimo anno ho messo a fuoco chiaramente un movimento della colpa che sentivo da tempo, ma che credevo di “governare” invece di essere io a esserne governata. Questo è stato possibile grazie alla relazione di coppia che ha fatto detonare questa manifestazione della colpa. Ecco la mia esperienza, che voglio intitolare “La colpa della domenica”.

La colpa della domenica

Ne parlavo qualche giorno fa con una cliente. Parlavamo delle domeniche e delle festività in generale, di come molte di noi siano cresciute con questa equazione: domenica/festività = famiglia. Per molti, anche pasto = famiglia. Questo ultimo aspetto mi ha condizionato per anni: associare i pasti alla famiglia e non poter mangiare quando e come volevo, come se fosse un torto alla famiglia. Anche questo è un discorso lungo e interessante che toccherà temi come il nutrimento e il peso… fammi sapere se ti interessa, e possiamo approfondirlo.

Ma torniamo alla “colpa della domenica”. Quando ero bambina, ricordo che la domenica papà (forse stanco dal lavoro della settimana, o forse non interessato) dormiva sul divano, mentre mamma, arrabbiata, triste e frustrata, ci portava a fare gite e altre attività. Così, l’impronta che mi rimase dalla domenica era quella di un giorno in cui papà non c’era, mamma era triste, ma poi facevamo comunque cose belle e lei stava meglio.

Anche dopo la separazione dei miei genitori, la domenica era un giorno “difficile”. Domenica = giorno difficile, domenica = giorno in cui la mamma è triste, sola. Eppure, nonostante siano passati quasi 50 anni, e pur avendo una famiglia mia, non riuscivo a liberarmi di questa sensazione. Ogni domenica, anche se sembrava che avessi superato questa cosa, il ricordo di quel “campanello” dentro lo stomaco tornava.

La consapevolezza e la liberazione dalla colpa

Questo è il punto cruciale: fino a quando non senti davvero questa emozione nel profondo, dove è nata e si è annidata, non puoi liberarti della colpa. Negli ultimi anni, ho preso coscienza che ogni domenica (a volte già dal venerdì) tra me e il mio compagno si creava il “dramma”, perché domenica = giorno difficile. Ma come potevo godere di una domenica felice con lui, quando inconsciamente sentivo che il giorno doveva essere triste, come in quel ricordo d’infanzia?

Lo ripeto, non importa che ciò che quella bambina di 7/8 anni sentiva fosse vero (magari mia mamma non era triste proprio per la domenica), ma se è ciò che la mente ha registrato, è ciò che la nostra vita ripropone, ogni volta, senza che ce ne accorgiamo.

Un esercizio di consapevolezza

Oggi ti invito a osservare un “dramma” che nella tua vita si ripete. Concentrati su uno e analizzalo: quale parte di te co-crea questo dramma? E perché? A cosa ti serve? Molto spesso la creazione del dramma avviene per solidarietà o fedeltà a un membro della famiglia. Esplora questa possibilità e, se ti va, raccontami cosa hai osservato.

Equazioni invisibili ma potenti governano molte delle scelte che facciamo nella vita: ciò che mangiamo, il peso che mettiamo su, le relazioni che evitiamo, la solitudine che accettiamo. Anche quei piccoli malesseri o disagi che limitano il nostro benessere… Ma è quando ti rendi conto che la colpa guida la tua vita che puoi davvero fare amicizia con essa.

Se ti interessa, approfondiamo questo tema in tutte le sue sfumature. L’obiettivo è diventare consapevoli della colpa che ti guida, per poi fare amicizia con essa e liberarti definitivamente dal suo potere.

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Scritto da Alexandra Francesca D’Alessandro

Alexandra Francesca D’Alessandro è una Metamedicina® International Consultant, Co-founder di Ciclika – The Joy of Being a Woman, Business Mentor, Trainer e Autrice. Con anni di esperienza nel campo della crescita personale e del benessere olistico, Alexandra offre consulenze specializzate per aiutare le persone a comprendere e risolvere i propri disagi fisici ed emotivi attraverso un approccio integrativo. La sua missione è supportare il benessere individuale e promuovere l’evoluzione personale. Scopri di più

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