PUNTI DI APPOGGIO: NE HAI?

Metamedicina e Dintorni

7

PUNTI DI APPOGGIO: NE HAI?

Ieri mi sono svegliata con un gran mal di testa e sentivo il collo durissimo.
Mi sono posta le domande tipiche che ci si fanno quando la testa duole e il collo si blocca. Ho ricevuto alcune risposte, ma il dolore era molto intenso e percepivo che c’era altro, qualcosa che la mia mente non riusciva ad afferrare, ma che voleva essere ascoltato.

Così ho fatto quello che consiglio in uno dei video pratici di Animus: un piccolo esercizio fisico per verificare lo stato di salute dei miei punti di appoggio.

Ero convinta che il problema fosse legato al mancato appoggio della nuca, ma grazie a questo semplice esercizio ho scoperto che la zona completamente priva di appoggio era quella dorsale. Una zona dorsale che si appoggia male o non si appoggia affatto può indicare una percezione di mancanza di sostegno affettivo, ovvero la sensazione di non poter contare su un supporto emotivo.

Perché vi racconto tutto questo?
Prima di tutto, per condividere con voi quanto ciò che sperimento e porto nei corsi, laboratori e consulenze sia sempre più integrato. Non mi sono mai piaciuti i compartimenti stagni, e ampliando la visione delle cose si ottengono incredibili risultati.

Inoltre, il tema della diretta di oggi riguarda proprio i PUNTI DI APPOGGIO (sentirsi senza appoggi come fare?), elementi fondamentali per affrontare la vita. Spesso li cerchiamo fuori di noi, senza renderci conto di quanto il nostro corpo ne sia privo o sbilanciato. Anche trovando un appoggio esterno, potrebbe funzionare solo come un “bastone”, un supporto che non garantisce una buona qualità di vita.

Se siamo qui ogni martedì è perché vogliamo guardarci dentro per stare bene: in salute, nutriti, appagati e capaci di donarci al mondo.
Per farlo, è essenziale avere chiari i propri punti di appoggio.

Dove sono i tuoi punti di appoggio?

  • Piedi: Appoggiamo i piedi a terra ogni giorno. Come stanno i tuoi piedi? Qual è la qualità del loro appoggio?
  • Schiena: Quando ci sdraiamo, la schiena trova appoggio. Come sta la tua schiena? Qual è la qualità dei suoi punti di appoggio principali?
  • Natiche: Quando ci sediamo, le natiche sono il nostro punto di appoggio. Come ti siedi? Che tipo di appoggio senti quando sei seduto?

Queste semplici osservazioni sono preziose per acquisire informazioni sullo stato di salute della nostra percezione di appoggio.

L’illusione di non avere appoggi

Andare nella vita senza appoggi, o credendo di non poterli avere, è spesso una grande illusione in cui molti di noi vivono:

  • “Non ho appoggi.”
  • “Posso contare solo su di me.”

Frasi come queste emergono spesso durante i consulti. Sono pensieri che portano a fatica, solitudine e stanchezza profonda. Questo accade perché i nostri punti di appoggio, fisici ed emotivi, non sono in salute.

Quando invece i punti di appoggio sono sani, quelle sensazioni svaniscono, lasciando spazio a fiducia e leggerezza. Questo permette che, quasi magicamente, nel momento del bisogno, emergano risorse, soluzioni e appoggi esterni che prima non riuscivamo a vedere.

Prenditi cura dei tuoi punti di appoggio

Occuparsi dei propri punti di appoggio dovrebbe essere una delle prime attività di ogni mattina. In Animus, ho inserito un video in cui guido questa esplorazione. Una volta presa familiarità con l’esercizio, puoi fare una scansione ogni giorno per comprendere come stai affrontando la giornata.

Esempio 1: Zona dorsale

Se ti accorgi che la zona dorsale è quella che presenta più problemi, puoi iniziare la giornata portando attenzione a come ti senti. Magari percepisci una mancanza di sostegno affettivo da parte di chi ti circonda.

Ma fai attenzione: a volte quella parte contratta non è disponibile a ricevere sostegno affettivo.
Prima di puntare il dito verso l’esterno, torna dentro di te. Fai un esercizio per movimentare la colonna, ascolta le tue rigidità senza forzare, conosci meglio te stesso. Quando inizi a comprendere che quella rigidità è una delle cause che ti impedisce di ricevere sostegno, la tua visione cambia.

Esempio 2: Piedi

Osservando l’appoggio dei tuoi piedi, potresti accorgerti che il peso è distribuito male: più sui talloni o più sulla parte anteriore.

  • Se il peso è sui talloni, potresti sentirti arretrato rispetto alla possibilità di avanzare.
  • Se i talloni iniziano a fare male, potrebbe esserci la paura di perdere la stabilità, come se mancasse il terreno sotto i piedi.

Quando queste informazioni arrivano chiare, puoi occuparti di ciò che il corpo ti chiede.


Le dirette del martedì, i podcast, gli articoli servono ad aprire nuovi scenari e possibilità. Sta a te decidere se e come approfondire. Sul canale di Metamedicina trovi tante dirette del primo anno, veri e propri webinar, per approfondire temi come piedi, articolazioni e schiena.

Se senti il bisogno di essere guidato con meditazioni o esercizi per esplorare il tuo corpo e prepararti alla giornata, fammi sapere: potrei condividere video delle mie pratiche quotidiane per accompagnarti.

Written-by-Alexandra-Francesca-D'Alessandro-Author

Scritto da Alexandra Francesca D’Alessandro

Alexandra Francesca D’Alessandro è una Metamedicina® International Consultant, Co-founder di Ciclika – The Joy of Being a Woman, Business Mentor, Trainer e Autrice. Con anni di esperienza nel campo della crescita personale e del benessere olistico, Alexandra offre consulenze specializzate per aiutare le persone a comprendere e risolvere i propri disagi fisici ed emotivi attraverso un approccio integrativo. La sua missione è supportare il benessere individuale e promuovere l’evoluzione personale. Scopri di più

Come posso aiutarti?
Prenota una sessione conoscitiva individuale

Leggi anche…

NON CONFONDERE LO SFORZO CON LA FORZA

NON CONFONDERE LO SFORZO CON LA FORZA Si parla di forza: forza, determinazione, costanza, che provengono dalla volontà di dimostrare, come atto di violenza su se stessi, come sforzo. Oppure forza che proviene da uno spazio di integrità, determinazione e costanza che...

leggi tutto

La colpa: un ordigno pronto a detonare

La colpa: un ordigno pronto a detonare Perché parliamo tanto di colpa? La colpa è un vero e proprio ordigno, sempre carico, talvolta nascosto come una mina nel terreno, pronto a esplodere e fare vittime. Il primo passo per disattivare questa bomba è accorgerci della...

leggi tutto